Trappole molecolari

E' stata nominata nella top ten dei più promettenti scienziati sotto i 40 anni dalla rivista Popular Science, ma in pochi se ne sono accorti nel suo paese natale: l'Italia.

In compenso ha avuto fior di articoli sulla stampa estera, per esempio sul britannico Guardian.

Friulana, ingegnere biochimico, Alessadra Luchini lavora dal 2005 alla George Mason University di Washington, dove studia sistemi per la diagnosi precoce del cancro con le nanotecnologie.

L'obbiettivo è identificarlo allo stadio iniziale.

La difficoltà è che i marcatori del tumore sono presenti nei fluidi corporei in concentrazioni bassissime e si degradano rapidamente, tanto che i test di laboratorio non riescono a rivelarne la presenza.

Luchini ha concepito una trappola molecolare.
"Come una rete per catturare pesci molto piccoli" esemplifica. Il sistema è formato da nanoparticelle sferiche contenenti un colorante che attrae i marcatori nel campione di sangue, impedendo loro di degradarsi.

A questo punto si può procedere ai test di laboratorio.
Per ora il metodo è in sperimentazione per la diagnosi della malattia di Lyme.

La speranza è che la trappola molecolare possa poi essere applicata alla diagnosi dei vari tipi di cancro.


Fonte notizia: tratto da un articolo molto più ampio di Daniela Mattalia e Chiara Palmerini su Panorama  4 gennaio 2012

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