Rimpiangere le occasioni perdute? Meglio trasformale in opportunità...


I poeti lo affermano nei loro versi, la psicologia lo conferma: il rimpianto delle occasioni perdute è molto più amaro di quello che abbiamo nei confronti dei fallimenti.

Se, infatti, quando subiamo un fallimento abbiamo un rimpianto per le cose fatte male, quando pensiamo al passato e cominciamo a rinvangare le occasioni perdute, le cose che non abbiamo fatto, questo rimpianto aumenta sensibilmente.

Chi di noi non ha mai rimpianto qualcosa? 

  • In psicologia il rimpianto è definito come un sentimento che associa da una parte aspetti emozionali (per esempio la tristezza, la vergogna, la rabbia, ecc.) e dall’altra quelli cognitivi (per esempio una valutazione che ci mostra che avremmo potuto agire in maniera diversa).

Dunque, il rimpianto è sempre legato all’azione: sia a quella fatta ed eventualmente sbagliata, sia a quella che avresti dovuto e potuto fare e, per qualsiasi ragione, non hai fatto.
Ragiona con me: fare sempre la scelta giusta è impossibile. 
Sapessi quante volte ho sbagliato io. Quello che è importante, è il riuscire a gestire con serenità i Tuoi rimpianti che, necessariamente, nel corso della Tua vita avrai.

Il passo successivo è quello di “ristrutturare” il rimpianto e vederlo da un punto di vista diverso. Ho imparato a ristrutturare i miei rimpianti come “errori che potevano accadere a chiunque”.

Per esempio, io non sono laureato e per alcuni anni della mia vita questa cosa mi ha pesato come un macigno.

Ricordo ancora - erano i primi anni novanta – che ebbi una grossa opportunità di volare a Palo Alto, in California, presso una grande multinazionale americana. Opportunità sfumata perché non ero laureato.

Per circa un anno, i rimpianti dell’occasione perduta mi hanno lacerato poi, un giorno, mi sono seduto al tavolino e mi sono fatto una domanda:
“Vuoi continuare così, per tutto il resto della Tua vita, oppure hai intenzione di fare qualcosa per cambiare questa situazione?”

Questa domanda mi ha dato la carica energetica per cambiare la mia vita. Ho deciso di mettermi a studiare da autodidatta e recuperare il terreno che avevo perso (per colpa mia) non laureandomi. 

Era il 1994: da allora, ad oggi, ho letto qualcosa come oltre 630 libri.

Oggi, la mia cultura è da tutti riconosciuta come e più, di quella di un laureato. Anzi, spesso si meravigliano di sapere che non sono laureato.

Paradossalmente, in questo modo, i miei rimpianti si sono alleggeriti e scivolati più facilmente sulla pelle ed è come se fossero diventati una sorta di laboratorio per imparare qualcosa di nuovo.

Avevo capito di aver sbagliato a non laurearmi e, finalmente, facevo qualcosa di pratico per rimediare, senza più lamentarmi.

Come dice il proverbio? “Non tutto il male viene per nuocere”.
Il consiglio: impara a gestire con intelligenza i Tuoi rimpianti, trasformali in nuove opportunità.

E Tu, come gestisci i Tuoi rimpianti?
Lasciami un commento al post.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach
"Il Coach delle Donne"



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