Crisi femminile

Oggi pubblico l'email di Silvia, una giovane ragazza in "crisi femminile"...

Il nome è inventato, così da mantenerle la privacy più totale, ma la sua storia è vera.

Accidenti se è vera...

Leggila attentamente, potrebbe essere la tua, come potrebbe essere quella di qualsiasi altra ragazza italiana.

Sono certo che oltre a trovarci dei punti in comune, potrebbe esserti di aiuto.

Così come potrebbe esserti di aiuto, anche la risposta che ho già dato in privato a Silvia e che dopo la sua autorizzazione, pubblicherò domani integralmente.

Un forte abbraccio, Silvia.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach
"Il Coach delle Donne"

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L'email di Silvia
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Gentile sig. Fornei,

salve mi chiamo Silvia, ho 23 anni e sono venuta a conoscenza della sua figura professionale di "coach delle donne" per puro caso navigando una sera in rete.

Le scrivo perchè da qualche mese un peso di una moderata entità, con cui però convivo a fatica, sta stagnando nella mia vita creandomi un forte senso di impotenza, frustrazione e malinconia.

Il tutto è cominciato due anni fa quando mi sono iscritta all'università, dopo cinque anni di liceo classico, che sono stati belli da una parte ma "buttati" letteralmente via per la totale assenza di basi formative appropriate al corso di laurea scelto ovvero chimica farmaceutica.

I primi esami sono passati; alcuni con voti buoni altri con risultati mediocri fino a quando non ho dovuto sostenere, per ragioni ovvie, anche l'esame di chimica organica e lì sono nati i primi problemi perchè pur studiando alacremente non riuscivo a passarlo mai.

Alla fine sono riuscita a superarlo solo dopo un anno di estenuanti e snervanti tentativi è d'obbligo precisare che in questo corso di laurea ogni esame è concatenato all'altro e questo esame è il punto di partenza necessario per superare la maggior parte degli esami del corso e arrivare alla laurea.

Il punto è che da quando ho dato questo esame per il forte senso di sconfitta e scoraggiamento non sono più riuscita a dare tanti esami e anche se mi piace quello che faccio perchè nelle prove pratiche me la cavo molto bene e anche per l'offerta lavorativa che il corso bene o male dovrebbe offrirmi.

Mi sento rinchiusa in un limbo da cui faccio fatica a venir fuori anche nei confronti dei miei genitori che come disperati mi sostengono gli studi e mi mantengono come meglio possono.

Il tutto è condito da una relazione amorosa volta al congiungimento di due strade e alla concretizzazione di due persone che vogliono intraprendere un cammino di vita insieme,con tanto di matrimonio,figli e quant'altro...

Morale della favola: non mi sento neanche più in grado di soddisfare le esigenze affettive della persona che amo e siccome stiamo camminando insieme però stiamo anche valutando, io ho una paura paralizzante di un rifiuto se non riesco più a mettermi in "carreggiata".

Non mi aspetto che mi risolva il problema ma un libero consiglio costruttivo che mi possa tornare utile per superare questo piccolo momento di "crisi femminile".

La ringrazio sentitamente

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