Principesse tristi in cerca di felicità

Nel suo bellissimo articolo su Mente & Cervello di gennaio - Maria Grazia Antinori, psicoterapeuta e socio fondatore dell’Associazione ARPIT di Roma – le definisce “Principesse tristi”.

Sono quelle donne che sognano di innamorarsi perdutamente di un uomo bellissimo e seducente, di incontrare l’amore perfetto della loro vita, ma poi scappano e non riescono a vivere relazioni stabili.

Ho conosciuto e fatto coaching con donne così, che cercavano ripetutamente l’amore ideale, che rasentasse la perfezione, e paradossalmente, quando lo trovavano era come se volessero fuggire e facevano di tutto per sabotarlo, per evitare che andasse a buon fine, che “nascesse” qualcosa di stabile, di duraturo.

Questo tipo di donna ha una profonda paura di essere attratta dall’uomo dei propri sogni. Lo cerca disperatamente e quando lo trova, è come se erigesse una barriera emotiva, una sorta di corazza impenetrabile, capace di nascondere le proprie emozioni ed impedire che possano uscire verso l’esterno e magari, trovare corrispondenza, alimentarsi vicendevolmente con le emozioni dell’altra persona.

Feci un’esperienza simile con Gina, una bella milanese di circa trentacinque anni, che incontrai alcuni anni fa ad uno dei miei seminari motivazionali.

Mi ricordo che cercava l’uomo della “sua vita” ed era anche brava a creare le azioni e i presupposti per trovarlo. Frequentava tutti gli ambienti giusti, le feste giuste, le amicizie giuste; insomma, si metteva in mostra e si dava da fare.

Un giorno fissammo una sessione di coaching telefonica che durò oltre due ore: aveva trovato un uomo che corrispondeva ai Suoi ideali di perfezione ma stranamente, anziché esserne felice, era terrorizzata dall’idea di frequentarlo, di averlo tutto per sé.

Quella stessa sera doveva cenare con lui e Gina era agitata; non la solita trepidante attesa che può esserci tra due prossimi amanti, bensì un’attesa negativa, quasi angosciosa.

Il paradosso è che Lei lo aveva cercato ripetutamente per mesi, con tutte le Sue forze e quando lo aveva trovato, si era appiattita sulla Sua paura, sul timore di restarne coinvolta emotivamente.

A nulla valse la lunga chiacchierata telefonica. Gina non uscì a cena con quell’uomo né quella sera né le successive. Imprecò sulla Sua presunta sfortuna e tornò tranquillamente alla ricerca dell’uomo “perfetto”.

Come se nulla fosse accaduto, come se quell’uomo non fosse mai esistito. Come se quell’opportunità non l’avesse mai avuta.

Nei mesi a seguire Gina mi scrisse e mi raccontò di essere infelice e triste, accusando il mondo di non aver ancora creato il Suo uomo ideale. Di non offrirle opportunità. In realtà, quello che desiderava era anche quello che la spaventava di più. Capità così anche a Te?

Io e Te, sappiamo che Gina ebbe e sprecò la Sua occasione per paura, solo per paura di amare e di essere amata. O meglio, per paura di essere felice. Forse anche Tu, hai già avuto la Tua occasione e forse, anche Tu te la sei già giocata.

Quello che conta è che Tu possa diventare consapevole che la felicità dipende da Te, solo da Te. Restare arroccata nella “Tua torre d’avorio” non Ti servirà a nulla. Devi aprire la porta della torre e far entrare i cavalieri che incontri, diventando protagonista delle Tue scelte, della Tua vita.

O se preferisci, tornando ad essere protagonista delle Tue scelte, della tua vita. Un abbraccio e lasciami un commento al post.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach
“Che aiuta le persone a raggiungere un obiettivo in 5 passi”

Autore dell’ebook Donne in Crisi - già autore dell’ebook motivazionale Penso Positivo

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